Dal 2008, il premio è assegnato dal Coordinamento Giuseppe Fava di Palazzolo Acreide, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Fava.
2024 Diletta Bellotti Per la professionalità e la sensibilità dimostrati nei confronti di temi importanti e di grande urgenza civile, quali le mafie, le migrazioni e la tutela dei diritti. E per l’impegno tenace nel trasmettere, attraverso la professione giornalistica, valori come il rispetto e il linguaggio della gentilezza.
2023 Sebastiano Spada, giovane attore palazzolese, per l’impegno profuso nella divulgazione del messaggio drammaturgico di Giuseppe Fava
2022 Gabriele Cruciata, per la sua capacità di raccontare con sguardo critico e attento la realtà, per la qualità e l’acume delle inchieste condotte sempre con serietà e coraggio e per la sua perseveranza nel proporre un tipo di giornalismo “lento”, approfondito, tanto più prezioso quanto più la nostra società si identifica con la velocità, con le notizie “flash” dei social. Con l’augurio che il suo lavoro possa essere di ispirazione ai giovani presenti qui oggi.
2022 menzione speciale a Simone Olivelli, per la puntualità, la caparbietà e la capacità di raccontare il nostro territorio senza mai forzare i fatti. Per il coraggio di guardare oltre con le sue inchieste, senza mai perdere di vista la fondatezza e la veridicità delle fonti. Per il lavoro serio e costante condotto insieme alla redazione di Meridionews, sperando che il suo lavoro possa essere di esempio ai giovani presenti oggi.
2021. non assegnato causa pandemia COVID-19
2020 Giorgio Mottola, perché svelando un sistema capace di condizionare e minare le nostre democrazie ha mostrato quali sono la forza e il ruolo della stampa in una società civile e moderna: essere rivelatrice di verità e puntare contro ogni potere.
2019 Alessia Candito,che, dopo avere esplorato paesi e mezzi espressivi diversi, ha scelto di tornare alla sua terra e di investigare e denunciare i comportamenti mafiosi, certa che solo un giornalismo fondato sulla verità possa indicare la via della rinascita.
2019 menzione speciale a Stefania d’Ignoti, volitiva e ostinata giovane donna, capace di credere nei sogni e nella possibilità di realizzarli nel difficile e spesso sottaciuto mondo dei free-lancers.
2019 menzione speciale a Massimiliano Pernaper avere avuto la forza e la convinzione di una dura battaglia contro il precariato nel mondo dell’informazione.
2018: Fabio Leli: per la capacità e il coraggio mostrati nel rompere l’ovattato silenzio che avvolge la ludopatia, e denunciarne le drammatiche conseguenze umane e sociali.
2017: Mario Gelardi per aver dimostrato come sia possibile combattere, con la cultura, la camorra e fare del teatro (Napoli, Nuovo Teatro Sanità) un luogo antico di educazione dello spettatore. Un esempio di teatro civile che ricorda l’esperienza teatrale di Giuseppe Fava e diventa, nello stesso tempo, strumento di rinascita e riscatto sociale.
2017: ai Ragazzi del Nuovo Teatro Sanità che hanno dimostrato come si può combattere la camorra in forme nuove e rinnovate, realizzando anche i propri sogni.
2016: Alessio Di Modica attore e autore teatrale impegnato nel teatro civile ed educativo. Una parte del suo tempo Alessio lo passa in strada tra gli anziani ad ascoltare le loro storie e a recuperare le memorie sepolte dalla storia ufficiale, per dare luce alla letteratura orale del cuntastorie, ripercorrendo, per certi versi, il pensiero teatrale di Fava, con un teatro originale di matrice civile senza impedimenti e censure.
2015: Lorenzo Tondo giovane giornalista, collaboratore di Repubblica Palermo, che ama le inchieste e si muove nei circuiti meno noti e alternativi dell’informazione con eccellenti risultati.
2015: menzione speciale a Ismaele Lavardera per il libro “Il silenzio è DOLO”
2014: Ester Castano giovanissima giornalista, si occupa di cronaca locale, soprattutto di infiltrazioni mafiose al Nord. Con impegno e tenacia ha raccontato la collusione tra ‘ndrangheta e il comune di Sedriano (Milano), portando allo scioglimento per mafia del comune lombardo.
2013: non assegnato
2012: non assegnato
2011: Giulio Cavalli regista e autore teatrale di estrema caratura civile, autore di Do ut Des, spettacolo teatrale su riti e conviti mafiosi, coprodotto dal comune di Lodi e dal comune di Gela.
2010: Gaetano Alessi giornalista e fondatore del giornale “Ad Est” che promuove campagne sociali e antimafia a Raffadali paese di Cuffaro, oggetto di numerose intimidazioni per la netta posizione antimafia. Autore del libro “Le Eredità di Vittoria Giunti”. Per l’Università di Bologna ha redatto alcuni dossier sulle mafie in Emilia Romagna.
2009: “Peppe Ruggiero, Andrea D’Ambrosio ed Esmeralda Calabria” registi del film-inchiesta “Biutiful Cauntri”, importantissimo documento che affronta il tema dei rifiuti in Campania, focalizzando il problema delle innumerevoli discariche abusive, dell’ecomafia e delle conseguenze dell’inquinamento sull’allevamento e sull’agricoltura, fornendo anche una puntuale ricostruzione del fatturato derivante dallo smaltimento illegale dei rifiuti. Il film racconta del lento avvelenamento della popolazione causato dalla camorra e non contrastato dai politici e dal governo, aprendo un primo squarcio di luce sulla “Terra dei Fuochi”.
2008: “ai Ragazzi di AddioPizzo” Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità. Questo il testo di numerosi adesivi listati a lutto che la mattina del 28 giugno 2004 comparvero sui muri del centro di Palermo. AddioPizzo è un movimento che, dal basso, si fa portavoce di una “rivoluzione culturale” contro la mafia, e diviene ben presto un’associazione di volontariato espressamente apartitica ma politica, che promuove la partecipazione democratica come modalità migliore per il superamento del sistema di potere mafioso.