Una serata meravigliosa quella di giovedì 14 settembre 2017 al Teatro Antico di Catania, organizzata dalla Fondazione Fava nel 92° anniversario della nascita di Giuseppe Fava. Dopo aver dedicato la giornata dello scorso anno alla giovinezza di Fava, il tema scelto per quest’anno è stato Catania e Fava. Una cavea gremita, quasi mille persone, è stata soggiogata dalla magistrale recitazione di Leo Gullotta.
L’attore catanese, amico da sempre dell’autore, ha interpretato (nel più autentico senso del termine) gli scritti di Giuseppe Fava. Oltre ai testi di Quella p… chiamata Catania e Catania fa paura, sono stati inseriti nel recital anche il testo leggero, quasi buffo, La statua di Plutone (elzeviro pubblicato negli anni 50-60 su Microscopio, rubrica di ESPRESSO SERA) e L’Innocente, probabile opera prima come narrativa (1947). Nella lettura-interpretazione de L’Innocente, Gullotta ha superato se stesso elevando il testo, già di per sé lirico, al livello di autentica poesia in prosa.
La sapiente regia di Fabio Grossi e la competenza di Mimmo Verdesca, hanno trasformato il recital in autentico spettacolo. C’è già chi ha chiesto di riproporlo in altra sede.
I commenti, sia a caldo, sia registrati sui social network, sono stati tutti positivi. Per Leo Gullotta e la sua interpretazione, per la Fondazione e la Famiglia che incessantemente mantengono vivo Pippo Fava, per la scelta del luogo, che molti dei presenti hanno accolto come un invito a riappropriarsi della propria città, in tutti i sensi. Non pochi sono stati i: sai che non ero mai stato dentro questo teatro?
Sul finire dello spettacolo, il silenzio è tornato assoluto quando sullo schermo, del tutto inaspettatamente, è apparsa l’immagine di Elena Fava in un’antica intervista a La7. Un omaggio di Leo Gullotta e del suo staff alla prima presidente della Fondazione che ha custodito per tre decenni la memoria di Giuseppe Fava per raccontarla ai ragazzi delle scuole di tutta Italia, e dovunque la chiamassero a farlo.
Un impegno che continua …