Memoria è impegno. Anche quest’anno, in occasione del novantacinquesimo compleanno di Giuseppe Fava, Palazzolo Acreide commemora il suo cittadino più illustre, ucciso per mano mafiosa il 5 gennaio del 1984. Tre week end di dibattiti, proiezioni e libri che, dal 29 agosto, hanno creato spunti di riflessione collettiva su temi delicati ed attuali, dal sistema Montante alla mafia dei colletti bianchi.
<<Riportare in piazza il dibattito sulle nostre vite, i nostri diritti e la nostra società -sostengono i rappresentanti dell’Associazione Dahlia, organizzatrice della rassegna insieme al Coordinamento Giuseppe Fava di Palazzolo Acreide- significa contribuire attivamente a creare una cittadinanza partecipe, attenta, democratica. L“impegno” non può essere saltuario e relegato a pochi momenti dell’anno, ma deve essere costante e giornaliero. Lo dobbiamo a Pippo Fava e a quanti sono morti o lottano ogni giorno per denunciare meccanismi malati di cui, purtroppo, ancora non ci siamo liberati.>>
Patrocinata dalla Fondazione Giuseppe Fava di Catania e, quest’anno, da Banca Etica, la rassegna, giunta alla terza edizione, ha visto slare ospiti e temi importanti: Lirio Abbate, moderato dal giornalista Antonio Condorelli, con “U Siccu”, Salvatore Petrotto sul “Sistema Montante”, Aldo e Giuseppe Rapè che, insieme ai pupi di cartapesta Sogno e Musso, hanno raccontato il partigiano Sandro Pertini, per concludere con il magistrato Sebastiano Ardita e il presidente della Commissione regionale Antimaa Claudio Fava su “Cosa nostra Spa”.
Folto e partecipe il pubblico, incastonato nella splendida cornice barocca di Piazza Del Popolo, presso il dehors del winebar J’Live. E molti i commenti positivi sulla rassegna.
<<Per noi -commenta Nello Gibilisco, referente del Coordinamento Fava- un invito a continuare e a fare meglio. Lo meritano Pippo Fava e la nostra comunità.>>
Natya Migliori