A fine serata che ha ricordato il 96° anniversario della nascita di Giuseppe Fava, Francesca Andreozzi, Presidente della Fondazione Fava ha dato notizia che una riproduzione in miniatura (un cubo di 10 millimetri di lato) dell’olio di Giuseppe Fava Studio sul Dolore (Study on Grief) sarà tra le 64 opere che comporranno la Moon Gallery che nel febbraio 2022 volerà, come prototipo di prova, sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nell’ambito della missione di rifornimento Cygnus.
Il progetto è curato dalla Stichting Moon Gallery Foundation, un’organizzazione internazionale culturale senza scopo di lucro, che promuove la cooperazione interdisciplinare e lo scambio di conoscenze tra i settori creativo e artistico da un lato, e lo spazio e la tecnologia dall’altro.
La mission è di stimolare attività creative e artistiche e supportare progetti innovativi di artisti di varia estrazione che consentano una connessione tra l’arte e la Luna, Marte o altri aspetti dell’universo. L’obiettivo principale attuale è raccogliere idee culturali e poetiche, e manufatti miniaturizzati all’interno di una capsula ad alveare, creando una galleria da inviare sulla Luna, dove nuove forme d’arte possono svilupparsi e crescere. Mentre l’umanità continua ad espandersi nel sistema solare, la fondazione crede che l’arte deve essere parte integrante di questa migrazione.
Considerando gli obiettivi di MOON GALLERY, nonché i valori e gli ideali su cui dovrebbe fondarsi la nuova colonizzazione spaziale, la Fondazione Fava ha proposto di inserire nella MOON GALLERY la riproduzione miniaturizzata di uno dei più significativi dipinti di Giuseppe Fava, Studio sul Dolore (1965) con l’intento di trasmettere il messaggio sulla necessità di creare, anche e soprattutto nella colonizzazione lunare e spaziale, nuovi modelli di sviluppo realmente sostenibili liberando la società dalla corruzione e dalla violenza denunciate da Fava con le sue inchieste.
Tra i 64 manufatti miniaturizzati ci sarà pure un campione della terra del Giardino di Scidà, un bene confiscato alla mafia e assegnato alla gestione di un gruppo di associazioni no profit tra cui I Siciliani Giovani e la Fondazione Fava.
In uno dei colloqui intercorsi col Team di MOON GALLERY e in particolare col suo Direttore Prof. Foing, si è appreso che l’odore dei rogoliti lunari ricorda quello della polvere da sparo.
Lo stesso odore che aveva la terra del Giardino di Scidà a causa della sua storia violenta, e che adesso è divenuto una casa della memoria. Le stanze dove sono stati decisi omicidi e violenze ora ospitano seminari, letture, lezioni, cineforum e accolgono giochi per bambini.
Tutto può essere cambiato; ogni terra è ciò che ne facciamo.
Seguendo questa ideale analogia, la Fondazione Fava, oltre a Studio sul Dolore, ha proposto di inviare sulla Luna anche un campione della terra del Giardino di Scidà, a simboleggiare la speranza che l’esplorazione umana e la colonizzazione della Luna possano essere libere da profitti e interessi privati, favorendo uno sviluppo sostenibile per tutti. Senza più appropriazione indebita, corruzione, abusi e violenze.
L’obiettivo finale del progetto è che la galleria miniaturizzata trovi sistemazione definitiva nella stazione lunare fissa che sarà costruita nei prossimi anni.